Storia del cinema #3 – Francia e Stati Uniti 1905 – 1915

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Dal 1905 i film si fanno più lunghi, le storie più complesse. In questo periodo l’industria francese domina il mercato internazionale con le già citate società Pathè Frères e Gaumont.

La Pathé è la prima società ad assumere una struttura verticale e a capire che non conviene vendere i suoi film come aveva fatto Méliès finendo sul lastrico, conviene bensì noleggiarli.

La Pathè, tra le altre cose, assume FERDINANDO ZECCA sceneggiatore, attore, regista e scenografo. Tra i suoi film più originali c’è STORIA DI UN CRIMINE (1901), storia di un condannato a morte che, prossimo all’esecuzione, rivive in sogno i suoi misfatti.

Per rappresentare il sogno, Zecca utilizza un espediente già usato da Smith e Williamson: quello di fare apparire sul muro della cella una sagoma nella quale scorrono le immagini del passato. Uno dei primissimi esempi di flashback.

Prendono piede anche i drammi storici in costume. Il primo film di successo di questo genere è VITA E PASSIONE DI GESU’ CRISTO (1903), film in tre rulli e vero e proprio kolossal per l’epoca. E’ la prima trasposizione cinematografica dei racconti dei vangeli.

L’altra società che ho citato, la Gaumont, viene fondata nel 1897 ed è la prima ad avere tra le proprie fila la prima regista donna nella storia del cinema, ALICE GUY BLACHE

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ALICE GUY BLACHE

In questi anni ricordo anche EMILE COHL autore di FANTASMAGORIE (1908), il primo film di animazione realizzato su pellicola. 700 disegni per appena due minuti di proiezione.

Un’altra casa di produzione del periodo è Le Film d’Art, fondata nel 1908, che realizza film per le classi elitarie, ovvero ricostruzioni storiche e adattamenti dei capolavori della letteratura, con attori e registi presi dal teatro. Il primo film prodotto è L’ASSASSINAT DU DUC DE GUISE (1908).

Pur essendo un film muto aveva una colonna sonora originale eseguita dal vivo in sala, forse la prima colonna sonora mai composta appositamente per un film.

Questa pellicola inaugura il successo mondiale del cinema francese e dà vita al moderno star system che avrà la consacrazione definitiva a Hollywood. Prima il film veniva pubblicizzato rimarcando il nome dello sceneggiatore, adesso si inizia a porre l’accento sugli attori.

Negli STATI UNITI si affermano intanto i cinema Nickelodeon. Il nome deriva dall’unione della parola “odeon” (nell’antica Grecia gli edifici destinati alle rappresentazioni musicali) con la parola “nickel“, il nichelino, la moneta da cinque centesimi che serviva per pagare l’ingresso.

Il Nickelodeon fu fondamentale per lo sviluppo del cinema come intrattenimento poiché eliminava tutte le attività alternative alla proiezione. Prima infatti la proiezione del film era una delle tante performance all’interno di un varietà, ora invece con il Nickelodeon c’è un ambiente dedicato solo ed esclusivamente alla proiezione.

I Nickelodeon iniziano a decadere dal 1915, quando il film Nascita di una nazione di David Griffith impone la regola di una durata per un film di circa un’ora e mezza, richiedendo per cui sale più confortevoli e costi più alti.

In questi anni fa il suo debutto alla regia al fianco del già citato Edwin Porter JAMES DAWLEY che diresse tra gli altri il primo adattamento cinematografico di FRANKESTEIN nel 1910. Il film fu girato in tre giorni, negli studi della Edison nel Bronx.

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JAMES DAWLEY

Ricordiamo naturalmente anche DAVID WARK GRIFFITH, il cui debutto alla regia avviene con il cortometraggio THE ADVENTURES OF DOLLIE (1908).

Griffith è considerato il mago del montaggio, abilissimo nello sfruttare ad esempio il montaggio alternato in THE LONELY VILLA (1909) e il montaggio parallelo in A CORNER IN WHEAT (1909).

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DAVID WARK GRIFFITH

Lo sviluppo del cinema americano viene tuttavia rallentato dalla famosa guerra dei brevetti. Infatti Edison, che aveva brevettato a suo nome tutti i dispositivi per la produzione e la proiezione, intenta causa contro cineasti e produttori indipendenti.

Nasce così nel 1908 la Motion Picture Patents Company di cui facevano parte le società di Edison e Dickson, le francesi Pathé e Star Film e poche altre. Chiunque volesse produrre o proiettare film negli Stati Uniti doveva pagare un compenso per l’utilizzo dei dispositivi.

La sentenza che smantellerà definitivamente questa compagnia arriverà nel 1915. Da questo momento inizieranno tutta una serie di cambiamenti ben rappresentati dalla figura di Thomas Harper Ince.

Se sceneggiatura, riprese e montaggio erano affidati alla stessa persona, Ince comincia a separare queste fasi di lavorazione attribuendo ciascuna ad uno o più professionisti. Prima di allora, erano il regista e il direttore della fotografia che avevano il controllo nella produzione dei film. Ince adesso invece affidava questa responsabilità al produttore.

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Thomas Harper Ince

Il fulcro dell’industria cinematografica si trasferisce da New York alla West Coast. Intorno ad Hollywood si costruiscono nuovi teatri di posa.

Qui Il clima permette di avere luce naturale in gran parte dell’anno, e la varietà dei paesaggi circostanti favoriscono l’insediamento dell’industria cinematografica. In più sulla costa est il cinema è vincolato dalle leggi, mentre la California invece è molto lontana…

Hollywood viene creata da donne immigrati ed ebrei, persone che all’epoca non trovavano altre professioni. Con l’avvento del suono i costi schizzano alle stelle e Wall Street entra nel mercato del cinema che diventa un affare serio e così ci saranno sempre più maschi.

In questi anni iniziano a svilupparsi anche i generi del western e del comico. Il primo nasce dagli svariati tentativi di imitazione di Assalto al treno e farà nascere il concetto del paesaggio come personaggio, che diventerà appunto caratteristica fondamentale del genere.

Lo sviluppo del genere comico si deve invece a MACK SENNET. All’inizio il genere era fatto di brevi cortometraggi proiettati prima del film principale, ma piano piano trova sempre di più il favore del pubblico.

Nel luglio del 1912 proprio Mack Sennett fonda insieme ad Adam Kessel e Charles Baumann la nuova casa di produzione Keystone Pictures, dedicata alla produzione di film comici.

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Keystone Pictures

Commedie semplici, dalla comicità grossolana ma di successo. L’idea di fondo è il caos, il movimento senza un attimo di pausa, ricordiamo ad esempio i Keystone Cops e le Bathing Beauties.

Più in generale il periodo della prima guerra mondiale rappresenta una svolta nella storia del cinema. La guerra ha effetti profondi soprattutto su francia e italia, mentre l’industria di hollywood decolla.

Nel 1915 esce nelle sale NASCITA DI UNA NAZIONE, diretto da GRIFFITH, kolossal sulla guerra di secessione che narra la storia di due famiglie che vengono a trovarsi tra gli opposti schieramenti del conflitto.

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Questo film segna il passaggio al cinema classico. Nulla a che vedere con Cabiria, film italiano uscito un anno prima e diretto da Giovanni Pastrone. Pastrone nel suo film voleva stupire lo spettatore con immagini spettacolari, mentre Griffith vuole coinvolgere lo spettatore attraverso la narrazione.

Infatti non esiste ancora il concetto di usare le inquadrature in funzione della storia, per aumentare il coinvolgimento dello spettatore, ed è proprio Griffith a iniziare questa rivoluzione. La storia in sé diventa il primo motivo di interesse rispetto all’impatto visivo, si passa dal cinema delle attrazioni al cinema narrativo.

Le azioni si svolgono con velocità, inquadrature brevi, montate con un dinamismo mai visto, i personaggi trasmettono forza e passione, le scene di guerra hanno una violenza che mai si era vista prima di allora.

Lo stesso Griffith era da poco entrato nella Triangle Film Corporation, casa di produzione fondata nel luglio 1915 e che era divisa in tre settori indipendenti:

    • la Triangle Fine Arts si occupava di kolossal e la direzione fu assunta proprio da Griffith;
    • la Triangle Kay-Bee, diretta da Thomas Harper Ince, per film drammatici e western;
  • la Triangle-Keystone per film comici e diretta da Mack Sennett.

Con la Triangle Griffith diresse un solo film, INTOLERANCE, pellicola dedicata al tema dell’intolleranza prodotta a causa delle polemiche scatenante da Nascita di una nazione.

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In Intolerance Griffith confronta, attraverso il montaggio parallelo, quattro storie lontane nel tempo: la caduta di Babilonia, la passione di Cristo, la strage degli ugonotti nella notte di san Bartolomeo e una storia moderna ambientata in una città americana.

Per l’episodio babilonese Griffith prende ispirazione da Pastrone e sfrutta gru, carrelli, perfino palloni aerostatici per effettuare delle riprese aeree e sfoggiare le sue enormi scenografie.

THOMAS HARPER INCE dirige invece con la Triangle CIVILIZATION, con al centro il tema della pace e della fratellanza tra gli uomini, molto sentito all’epoca negli Stati Uniti che volevano restar fuori dal conflitto che stava divampando in Europa.

CECIL DE MILLE sensibilizza invece gli addetti ai lavori sull’utilizzo delle luci in scena, soprattutto col suo film I PREVARICATORI del 1915, all’origine tra l’altro del dibattito sulla fotogenia che porterà alla nascita in Francia dell’impressionismo.

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CECIL DEMILLE

Egli tra le altre utilizza alcune lampade ad arco, di solito usate in teatro, che gli permettono di illuminare porzioni di scena lasciandone altre in ombra, accentuando così col chiaroscuro la drammaticità delle scene.

Sempre di De Mille è THE SQUAW MAN (1914), considerato da molti il primo lungometraggio di Hollywood. Film che tra le altre cose inizia a sviluppare la famosa regola dei 180 gradi, la quale fa si che in due inquadrature separate di due personaggi a dialogo non si abbiano due riprese speculari che possano confondere lo spettatore. Tra l’altro in questo film la regola per errore viene già infranta.

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Anche MAURICE TOURNEUR si interessa all’illuminazione di scena, insistendo soprattutto sui toni cupi e curando ogni scena come un dipinto, tanto da potersi ritenere un precursore dell’espressionismo tedesco.

Gli anni della Prima Guerra Mondiale sono anche quelli in cui si afferma CHARLIE CHAPLIN, che inizia a dirigere i suoi primi cortometraggi nel 1913.

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Alla fine della guerra il cinema americano, avvantaggiato anche dal fatto che le produzioni europee avevano subito una battuta d’ arresto, si trova in prima fila sulla scena mondiale.

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